Settembre/ottobre 2009 - Milano
Milano - Hospitality Business MAGAZINE
Il Turismo e il web 2.0
Si è svolto lo scorso 30 Settembre il seminario “Il
Turismo
e il web 2.0”. Paolo Caron ha intervistato Simone Genovesi
e Anton Specioso all 'uscita di Aula dei Grandi , sede della
della
Provincia di Arezzo , dove si è svolto il meeting.
Si è parlato di Turismo e
Web 2.0: innovazione o
rivoluzione?
È una rivoluzione, in
quanto si fonda su un
profondo mutamento
sociale. Come abbiamo
detto nel corso del
seminario, il concetto
stesso di marketing, per
come lo leggiamo sui libri,
è
morto. Il “turista” non
esiste, ma esiste la persona
con i suoi interessi, così
come la destinazione è
ormai secondaria rispetto
alla motivazione. Ecco
che diventa dominante
il ruolo di un territorio
come quello regionale.
La regione Toscana
si è dimostrata molto
preparata nelle nuove
strategie di marketing
turistico. Il modello è
esportabile nelle altre
regioni?
La Toscana gode
storicamente di un
brand molto forte, ma
ogni regione può e
deve sfruttare il nuovo
contesto sociale/turistico
per mettere a valore
le proprie peculiarità
e profilare l'offerta in
funzione della domanda.
In più, è necessario che
le regioni siano legate
da una strategia comune.che consenta di creare un
valore Italia, anch'esso
legato ai canali tematici.
Vuol dire che per
stare sul mercato
dobbiamo capire
cosa vuole il singolo
individuo? Come si fa
a mutare l’offerta così
rapidamente?
Assolutamente! Direi di
più: una struttura ricettiva
e un territorio dovrebbero
parlare sempre meno di
ricettività e sempre più di
ospitalità, sempre meno
di stelle e sempre più
di qualità esperienziale,
sempre meno di
mercato e sempre più di
persone: ormai siamo
passati da un mercato di
massa ad una massa di
mercati! Al centro è la
persona: per conoscerla
e per interessarla sono
necessarie le strategie
e le tecniche di CRM
(Customer Relationship Management), delle quali ha parlato Anton
Specioso
Mi rivolgo allora a lei,
sig. Specioso. Che cosa
sono le strategie di CRM
per il turismo?
Come ha detto Simone
Genovesi, la possibilità
di intercettare e attrarre.“clienti” passa dalla
conoscenza che si
ha delle esigenze del
singolo. Io dico che la
camera dovrebbe avere
un “colore” diverso per
ciascuno: avere quindi dei
servizi personalizzati in
funzione dell'esperienza
che sta cercando e
certamente integrati nel
contesto territoriale in cui
ci si trova. Il piano della
discussione è proprio
sull'offerta emozionale.
Da qui la necessità di
parlare a ciascuno (o
a categorie di utenza)
una lingua diversa, con
messaggi specifici e
un'offerta personalizzata.
In questo senso la
comunicazione non è
solo lo strumento per
trasmettere un'offerta,
bensì lo strumento
attraverso il quale l'offerta
viene preparata.
E tutto questo come si
inserisce nel Web 2.0,
e come fa una singola
azienda a concretizzare
questi concetti?
Il Web 2.0 mette al
centro l'utente e gli
offre il grande potere
del passaparola. E dopo
il video di Nokia che
abbiamo visto, dove
con i futuri occhiali si
Ogni azienda definisce i propri obiettivi in termini di risultati,
di fatturato da raggiungere, di strategie e investimenti da mettere
in campo.
Per far ciò è necessario definire il mercato di riferimento
e analizzare la propria posizione rispetto ai concorrenti, stabilire
il proprio budget commerciale e i ROI (Return On Investiment) progressivi,
dunque mettere in atto gli strumenti per la crescita e il monitoraggio
costante.potrà comunicare con
un battito di ciglia,
credo si debba parlare di
Internet 2.0 e non solo di
Web, che ne è una delle
applicazioni.
Un'azienda
deve necessariamente
farsi affiancare da un
partner affidabile, insieme
al quale sviluppare quello
di cui si è parlato: il Piano
di Crescita Aziendale
(PCA): unico strumento
in grado di guidare la
definizione dell'offerta,
gli investimenti, la scelta
dei mercati e dei canali
distributivi (CRM,
Social Media, Seaech
Engine, Portali tematici),
la definizione degli
indicatori di ritorno.
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