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ottobre 2009 - Convegni numero 6
Convegni - Il Marketing è 2.0 Intervista
a Simone Genovesi CEO Uplink Web Agency srl
C'è chi ha aumentato visite, prenotazioni e fatturato
dal proprio sito internet del 30%, nel bel mezzo della crisi. come?
costruendo progetti integrati di comunicazione online centrati
sull'uso dei social network e dei nuovi siti interattivi,
da facebook a linkedin, da twitter a youtube.
scopriamo i casi di successo di strutture ed eventi che hanno saputo
innovare…
Un
buon sito, la partenza
«Gli utenti oggi navigano non solo
da pc o portatile, ma dall'IPhone, dal Blackberry, dai navigatori
satellitari, dai mini PC portatili e dobbiamo adattare il sito
dell'albergo
nella grafica e nei contenuti pr tutti i supporti» spiega
Simone Genovesi, CEO dell'agenzia Uplink, specializzata in web
marketing e
utilizzo dei social media per il settore ricettivo e
turistico.
Un'operazione di restyling e aggiornamento del sito istituzionale è dunque
la base di partenza.
Il
blog per far parlare gli ospiti
Il primo essenziale cambiamento da adottare avviando un progetto
di marketing web 2.0 è però nella mentalità,
nell'approccio che l'hotel
o l'azienda deve adottare quando comunica. «Bisogna
mettere al centro l'utente e non l'azienda,
la domanda e non l'offerta, perché l'utente
di oggi vuole essere protagonista» sottolinea Genovesi.
Il
mix dei social network
L'ultima frontiera del marketing online è però quella
dei social network: Facebook, Twitter, LinkedIn,
Youtube, Flickr, ma anche Tripadvisor, Zoover,Wikitravel e altri
siti focalizzati sul turismo. «È necessario moltiplicare
e diversificare la propria comunicazione attivando profili e pagine
su più social network contemporaneamente, in pratica adottare
un mix di strumenti web 2.0, adattati secondo le esigenze e i target
che si vogliono raggiungere »
spiega Simone Genovesi.
Se qualche tempo fa infatti bastava il sito per comunicare e raggiungere
un pubblico allargato, ora è necessario attirare l'attenzione
degli utenti, andando a intercettarli secondo diverse modalità e
spunti. Generare più pagine presenti sul web a proprio nome,
attive e visitate, migliora il proprio posizionamento sui motori
di ricerca, mentre i link incrociati fra tutti i siti
e social network su cui si è presenti generano flussi
di visitatori sul sito istituzionale.
Anche
per i piccoli
In tempi di crisi e di stallo delle richieste, ottenere un incremento
di visite al sito e conseguenti prenotazioni è
qualcosa di davvero
prezioso, ma ciò che rende questi strumenti estremamente
interessanti è che presentano costi ridotti, accessibili
anche ad alberghi indipendenti e realtà più piccole
delle grandi catene. «Abbiamo creato un pacchetto, chiamato
travel 2.0, che offre, con poche centinaia di euro di investimento,
un aggiornamento
del web, un blog, una pagina su facebook e la presenza su tripadvisor» racconta
Genovesi di Uplink «Certamente, nel caso di progetti integrati
e complessi, che prevedono anche la formazione
del personale interno all'hotel, si arrivano a spendere
diverse migliaia di euro».
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