Martedi, 29 Dicembre 2009
«La ripresa del turismo? Scommette sul web»
Che il settore turistico
abbia risentito della crisi
mondiale ormai non è più notizia.
Lo è semmai il fatto che,
nonostante il periodo nero, il
turismo stia facendo il possibile
per uscire dalla crisi.
Una
delle strade che al momento
sembra praticabile è quella
del web, in particolar modo
del web 2.0. Si è svolta a Firenze
la seconda edizione della
Bto - Buy Tourism Online - ovvero
una fiera dedicata al
mondo del turismo sulla rete.
Tra le diverse realtà presenti
in fiera, anche un’azienda cecinese:
l’Uplink Web Agency.
Che è stata l’unico ente della
provincia di Livorno, impegnato
nel settore turistico, a
partecipare all’evento e il suo
ruolo all’interno della fiera è
stato fondamentalmente di carattere
formativo.
Incaricata
dalla Regione Toscana e dall’agenzia
pubblica Toscana Promozione,
Uplink sta portando
avanti un progetto consistente
in una serie di seminari da
svolgere in tutte le provincie
toscane con l’obiettivo di promuovere
la cultura del web
2.0 all’interno del settore turistico.
Gli incontri, dal titolo “Il
turismo e il web 2.0” sono già
stati effettuati ad Arezzo, a
Montecatini, a Chianciano
Terme, all’Abetone.
Entro il
2010, secondo un piano stabilito
in accordo con la Regione,
verranno effettuati seminari
in tutti i principali luoghi turistici
della Toscana, rivolgendosi
principalmente alle strutture
ricettive, tour operator,
agenzie di incoming, associazioni
di categoria, consorzi turistici,
pubbliche amministrazioni e Apt.
«Il nostro ruolo in
questi incontri - spiega Simone
Genovesi, amministratore
delegato di Uplink - è quello di
informare riguardo alla potenzialità
del web 2.0 come strada
per uscire dalla crisi del settore,
ma soprattutto di formare
il personale delle strutture, i
comuni e tutti gli altri attori
del mondo turistico su come
poter affrontare il cambiamento
e poterlo sfruttare al meglio.
I social media - conclude
Genovesi - così come le altre
applicazioni web 2.0 rappresentano
oggi delle importanti
risorse per voltare pagina e dare
nuova linfa al settore, ma
senza un’adeguata formazione
tutti i buoni propositi rischiano
di rimanere tali».
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